La Titanica: ricordando il Giro a San Marino

“Napoletani e torinesi, lombardi e laziali, veneti ed emiliani, gli italiani tutti, tante regioni per un’unica civiltà e per un unico cuore, attendono nel Giro lo specchio nel quale riconoscersi e sorridersi”. Così La Gazzetta dello Sport raccontava la vigilia del Giro del 1946, il primo dopo la guerra. La Repubblica di San Marino fu animata da quello stesso spirito di fratellanza quando lasciò le sue porte aperte ad oltre 100.000 rifugiati. E da sempre il passaggio del giro sul Titano ha rappresentato una festa, non solo di sport. San Marino infatti ha accolto campioni e gregari di tutti i tempi, ospitando, come partenza o traguardo di tappa, ben 12 edizioni. E quando nell’edizione del 1965 il Giro partì per la prima volta fuori dal territorio italiano, fu naturale che ad accogliere l'invito fosse l'amica Repubblica del Titano.


Una storia, quella che lega il Giro d’Italia a San Marino, che continua da oltre settant’anni e che merita una degna celebrazione. Anche per questo è nata l’idea de La Titanica, la ciclostorica della Repubblica di San Marino, per dare la possibilità a tutti gli appassionati di percorrere le stesse strade che hanno ospitato i campioni di tutti i tempi. L'appuntamento dunque è per domenica 26 giugno, quando riporteremo indietro le lancette del tempo e insieme faremo rivivere la magia del ciclismo di un tempo.

Per chiudere una curiosità: sapete cosa hanno in comune Coppi, Anquetil, Gimondi, Merckx, Saronni, Visentini, Pantani e Roglic? Sono tutti saliti almeno una volta sul podio nella più antica Repubblica del mondo.